Prospettive e stakeholder
1 - Esperti di diagnostica e tecnologia applicata ai beni culturali storico-artistici
Funzione in un contesto di lavoro
Il laureato magistrale in Scienze per la Conservazione e la Diagnostica dei Beni Culturali storico-artistici, svolge funzioni di elevata responsabilità negli ambiti della conservazione dei beni storico artistici sia a livello di diagnostica a supporto del restauro che di tutela e valorizzazione. In particolare
- svolge attività di ricerca negli istituti pubblici e privati addetti alla conservazione del patrimonio culturale modelli (musei, pinacoteche, gallerie, collezioni private);
- coordina attività legate alla conoscenza scientifica dei beni culturali svolte da esperti provenienti da diversi settori nell'ambito di specifiche campagne di conservazione/restauro;
- svolge attività libero-professionali in settori pertinenti: la conservazione di beni mobili appartenenti a istituti pubblici e collezioni private;
- svolge attività di diffusione e divulgazione nell'ambito delle scienze applicate alla diagnostica e alla conservazione dei beni storico artistici;
- collabora nella realizzazione degli apparati scientifici in occasione di mostre ed esposizioni temporanee;
- analizza e coordina per conto di istituzioni pubbliche e private addette alla conservazione del patrimonio storico artistico i risultati di analisi nell'ambito di specifiche campagne diagnostiche.
Competenze associate alla funzione
Il laureato magistrale possiede una specifica conoscenza delle più moderne applicazioni delle scienze biologiche, chimiche, fisiche, geologiche ed informatiche impiegate nelle problematiche della conservazione dei beni storico-artistici in diversi contesti legati a specifiche condizioni ambientali o di provenienza. È a conoscenza degli aspetti deontologici e legislativi del restauro delle opere d'arte di istituti pubblici e privati.
Sbocchi professionali
- università ed enti pubblici di ricerca
- laboratori pubblici e privati di analisi biologiche, chimiche, fisiche, geologiche ed informatiche
- soprintendenze , musei, gallerie e pinacoteche;
- musei privati;
- nel campo della comunicazione, giornalismo scientifico legato specificamente legato alla diffusione delle analisi scientifiche legate allo studio e alla conservazione dei beni storico artistici;
- libera professione in attività di consulenza nel campo delle analisi di laboratorio sui beni storico-artistici.
2 - Esperti di diagnostica e tecnologia applicata ai beni culturali archeologici (geaorcheologi ed archeometri)
Funzione in un contesto di lavoro
Il laureato magistrale in scienze per la conservazione e la diagnostica dei beni culturali archeologici svolge funzioni di elevata responsabilità in tutti gli ambiti professionali mediante le applicazioni geologiche, fisiche, chimiche biologiche in campo geoarcheologico ed archeometrico.
- svolge e coordina attività di ricerca in ambito di analisi stratigrafica in campo ed in laboratorio anche collaborando con altre figure nell'ambito di attività di scavo archeologico;
- svolge e coordina attività di prospezione, analisi stratigrafica in contesti di scavo archeologico, rilevamento e documentazione in campo ed in laboratorio con metodi analitici ed informatici avanzati in ambito di operazioni di archeologia preventiva e di emergenza;
- possiede le competenze necessarie per affrontare i problemi connessi alla caratterizzazione delle diverse categorie dei materiali di scavo la capacità di individuare le procedure di studio idonee a ciascuna di esse, contribuendo al loro studio ed alla loro conservazione;
- coordina laboratori sia pubblici che privati dedicati alla caratterizzazione petrografica mineralogica fisica e chimica di materiali archeologici, ed è in grado di individuare i protocolli analitici idonei ed a svolgere attività di diagnostica ai fini della conservazione e restauro;
- svolge attività di libero professionista in settori pertinenti;
- svolge attività di promozione e coordinamento in progetti di ricerca ed applicazioni in settori pertinenti;
- svolge attività di diffusione e divulgazione delle conoscenze nel campo della conservazione e diagnostica dei beni culturali archeologici contribuendo alla valorizzazione e alla fruizione dei reperti nell'ambito di mostre temporanee ed esposizioni museali.
Competenze associati alla funzione
Il laureato magistrale possiede una specifica e moderna conoscenza delle applicazioni geologiche, chimiche fisiche e biologiche, una approfondita preparazione culturale multidisciplinare nonché legislativa sulle problematiche anche deontologiche della diagnostica e conservazione dei beni culturali archeologici nei vari contesti.
Sbocchi professionali
- università ed enti di ricerca che promuovono progetti di ricognizione e scavo archeologico in Italia ed all'estero;
- musei e gallerie;
- istituti di tutela, soprintendenze;
- aziende di scavo archeologico e valorizzazione di siti e parchi archeologici;
- libera professione in progetti di ricognizione e scavo archeologico, consulenze in campo archeometrico;
- libera professione nel campo della comunicazione diffusione ed informazione scientifica, giornalismo ed editoria scientifico nell'ambito delle scienze applicate ai Beni Culturali Archeologici.
3 - Esperti di conservazione applicata ai beni culturali museali
Funzione in un contesto di lavoro
Il laureato magistrale in Scienze per la Conservazione e la Diagnostica dei Beni Culturali applicata ai beni museali
- conduce e coordina attività di ricerca scientifica, incluse le attività di diagnostica in relazione alle collezioni;
- predispone strumenti di misurazione per il controllo di tutti i parametri ambientali che possono influenzare lo stato di conservazione dei beni museali;
- gestisce la difesa integrata contro gli organismi dannosi;
- aiuta a predisporre i piani di conservazione, inclusa la manutenzione ordinaria e gli interventi straordinari (come ad esempio la gestione degli allagamenti);
- partecipa ai programmi per l'incremento delle collezioni, anche tramite attività di diagnostica su beni ancora non acquisiti;
- contribuisce a elaborare i criteri e i progetti di esposizione delle raccolte;
- collabora alla valorizzazione delle collezioni attraverso attività culturali, educative e di divulgazione scientifica;
- contribuisce alle attività relative alle esposizioni temporanee e di editoria del museo;
- contribuisce alle attività di inventariazione e catalogazione delle collezioni secondo gli standard nazionali e regionali al fine di una pubblica fruizione.
Competenze associate alla funzione
Il laureato magistrale possiede la specifica conoscenza delle più moderne applicazioni delle scienze chimico, fisiche, biologiche, geologiche ed informatiche impiegate nelle problematiche della conservazione dei beni museali.
Sbocchi professionali
- Musei pubblici e privati, anche in contesti universitari
4 - Esperti di diagnostica e tecnologia applicata ai supporti dell'informazione
Funzione in un contesto di lavoro
Il laureato magistrale in scienze per la conservazione e la diagnostica dei beni culturali digitali svolge funzioni di elevata responsabilità in tutti gli ambiti professionali correlati con le applicazioni di Information & Communication Technology (ICT) alle diverse tipologie di beni culturali:
- svolge e coordina attività di analisi e progettazione per l'organizzazione e la digitalizzazione di beni culturali;
- svolge e coordina attività di standardizzazione orientate all'interoperabilità degli archivi digitali;
- coordina laboratori di digitalizzazione, gestendone gli aspetti di predisposizione dei supporti originali dell'informazione fino ad eventuali trattamenti di restauro dei supporti stessi;
- coordina l'applicazione di "buone pratiche" per la conservazione digitale, gestendone gli aspetti di monitoraggio, eventuali migrazioni e altre metodiche volte alla sicurezza della conservazione digitale;
- svolge e coordina attività di analisi e progettazione per la valorizzazione di beni culturali digitali, sia mediante documenti cartacei, che supporti multimediali, che nel web;
- svolge attività di libero professionista in settori pertinenti;
- svolge attività di promozione e coordinamento in progetti di ricerca ed applicazioni in settori pertinenti;
- svolge attività di diffusione e divulgazione delle conoscenze nel campo della conservazione e valorizzazione dei beni culturali digitali.
Competenze associati alla funzione
Il laureato magistrale possiede una specifica e moderna conoscenza di metodi e degli strumenti ICT per la digitalizzazione, organizzazione, conservazione e valorizzazione dei beni culturali, ed è dotato di preparazione culturale multidisciplinare nonché legislativa sulle problematiche anche deontologiche della conservazione e valorizzazione dei beni culturali digitali nei vari contesti di applicazione e ricerca.
Sbocchi professionali
- enti pubblici e privati detentori di grandi patrimoni di beni culturali (archivi, musei, pinacoteche, enti ministeriali, regionali e comunali, editori);
- istituti di tutela;
- università ed enti di ricerca;
- libera professione in progetti di digitalizzazione e conservazione e valorizzazione di beni culturali;
- libera professione nel campo della valorizzazione di beni culturali mediante strumenti ICT;
Il corso prepara alla professione di
Esperti di diagnostica e tecnologia applicata ai beni culturali, come previsto dalla recente legge Madia (110/2014)
Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze matematiche e dell'informazione
Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze della terra.
Statistiche occupazionali (Almalaurea)
Funzione in un contesto di lavoro
Il laureato magistrale in Scienze per la Conservazione e la Diagnostica dei Beni Culturali storico-artistici, svolge funzioni di elevata responsabilità negli ambiti della conservazione dei beni storico artistici sia a livello di diagnostica a supporto del restauro che di tutela e valorizzazione. In particolare
- svolge attività di ricerca negli istituti pubblici e privati addetti alla conservazione del patrimonio culturale modelli (musei, pinacoteche, gallerie, collezioni private);
- coordina attività legate alla conoscenza scientifica dei beni culturali svolte da esperti provenienti da diversi settori nell'ambito di specifiche campagne di conservazione/restauro;
- svolge attività libero-professionali in settori pertinenti: la conservazione di beni mobili appartenenti a istituti pubblici e collezioni private;
- svolge attività di diffusione e divulgazione nell'ambito delle scienze applicate alla diagnostica e alla conservazione dei beni storico artistici;
- collabora nella realizzazione degli apparati scientifici in occasione di mostre ed esposizioni temporanee;
- analizza e coordina per conto di istituzioni pubbliche e private addette alla conservazione del patrimonio storico artistico i risultati di analisi nell'ambito di specifiche campagne diagnostiche.
Competenze associate alla funzione
Il laureato magistrale possiede una specifica conoscenza delle più moderne applicazioni delle scienze biologiche, chimiche, fisiche, geologiche ed informatiche impiegate nelle problematiche della conservazione dei beni storico-artistici in diversi contesti legati a specifiche condizioni ambientali o di provenienza. È a conoscenza degli aspetti deontologici e legislativi del restauro delle opere d'arte di istituti pubblici e privati.
Sbocchi professionali
- università ed enti pubblici di ricerca
- laboratori pubblici e privati di analisi biologiche, chimiche, fisiche, geologiche ed informatiche
- soprintendenze , musei, gallerie e pinacoteche;
- musei privati;
- nel campo della comunicazione, giornalismo scientifico legato specificamente legato alla diffusione delle analisi scientifiche legate allo studio e alla conservazione dei beni storico artistici;
- libera professione in attività di consulenza nel campo delle analisi di laboratorio sui beni storico-artistici.
2 - Esperti di diagnostica e tecnologia applicata ai beni culturali archeologici (geaorcheologi ed archeometri)
Funzione in un contesto di lavoro
Il laureato magistrale in scienze per la conservazione e la diagnostica dei beni culturali archeologici svolge funzioni di elevata responsabilità in tutti gli ambiti professionali mediante le applicazioni geologiche, fisiche, chimiche biologiche in campo geoarcheologico ed archeometrico.
- svolge e coordina attività di ricerca in ambito di analisi stratigrafica in campo ed in laboratorio anche collaborando con altre figure nell'ambito di attività di scavo archeologico;
- svolge e coordina attività di prospezione, analisi stratigrafica in contesti di scavo archeologico, rilevamento e documentazione in campo ed in laboratorio con metodi analitici ed informatici avanzati in ambito di operazioni di archeologia preventiva e di emergenza;
- possiede le competenze necessarie per affrontare i problemi connessi alla caratterizzazione delle diverse categorie dei materiali di scavo la capacità di individuare le procedure di studio idonee a ciascuna di esse, contribuendo al loro studio ed alla loro conservazione;
- coordina laboratori sia pubblici che privati dedicati alla caratterizzazione petrografica mineralogica fisica e chimica di materiali archeologici, ed è in grado di individuare i protocolli analitici idonei ed a svolgere attività di diagnostica ai fini della conservazione e restauro;
- svolge attività di libero professionista in settori pertinenti;
- svolge attività di promozione e coordinamento in progetti di ricerca ed applicazioni in settori pertinenti;
- svolge attività di diffusione e divulgazione delle conoscenze nel campo della conservazione e diagnostica dei beni culturali archeologici contribuendo alla valorizzazione e alla fruizione dei reperti nell'ambito di mostre temporanee ed esposizioni museali.
Competenze associati alla funzione
Il laureato magistrale possiede una specifica e moderna conoscenza delle applicazioni geologiche, chimiche fisiche e biologiche, una approfondita preparazione culturale multidisciplinare nonché legislativa sulle problematiche anche deontologiche della diagnostica e conservazione dei beni culturali archeologici nei vari contesti.
Sbocchi professionali
- università ed enti di ricerca che promuovono progetti di ricognizione e scavo archeologico in Italia ed all'estero;
- musei e gallerie;
- istituti di tutela, soprintendenze;
- aziende di scavo archeologico e valorizzazione di siti e parchi archeologici;
- libera professione in progetti di ricognizione e scavo archeologico, consulenze in campo archeometrico;
- libera professione nel campo della comunicazione diffusione ed informazione scientifica, giornalismo ed editoria scientifico nell'ambito delle scienze applicate ai Beni Culturali Archeologici.
3 - Esperti di conservazione applicata ai beni culturali museali
Funzione in un contesto di lavoro
Il laureato magistrale in Scienze per la Conservazione e la Diagnostica dei Beni Culturali applicata ai beni museali
- conduce e coordina attività di ricerca scientifica, incluse le attività di diagnostica in relazione alle collezioni;
- predispone strumenti di misurazione per il controllo di tutti i parametri ambientali che possono influenzare lo stato di conservazione dei beni museali;
- gestisce la difesa integrata contro gli organismi dannosi;
- aiuta a predisporre i piani di conservazione, inclusa la manutenzione ordinaria e gli interventi straordinari (come ad esempio la gestione degli allagamenti);
- partecipa ai programmi per l'incremento delle collezioni, anche tramite attività di diagnostica su beni ancora non acquisiti;
- contribuisce a elaborare i criteri e i progetti di esposizione delle raccolte;
- collabora alla valorizzazione delle collezioni attraverso attività culturali, educative e di divulgazione scientifica;
- contribuisce alle attività relative alle esposizioni temporanee e di editoria del museo;
- contribuisce alle attività di inventariazione e catalogazione delle collezioni secondo gli standard nazionali e regionali al fine di una pubblica fruizione.
Competenze associate alla funzione
Il laureato magistrale possiede la specifica conoscenza delle più moderne applicazioni delle scienze chimico, fisiche, biologiche, geologiche ed informatiche impiegate nelle problematiche della conservazione dei beni museali.
Sbocchi professionali
- Musei pubblici e privati, anche in contesti universitari
4 - Esperti di diagnostica e tecnologia applicata ai supporti dell'informazione
Funzione in un contesto di lavoro
Il laureato magistrale in scienze per la conservazione e la diagnostica dei beni culturali digitali svolge funzioni di elevata responsabilità in tutti gli ambiti professionali correlati con le applicazioni di Information & Communication Technology (ICT) alle diverse tipologie di beni culturali:
- svolge e coordina attività di analisi e progettazione per l'organizzazione e la digitalizzazione di beni culturali;
- svolge e coordina attività di standardizzazione orientate all'interoperabilità degli archivi digitali;
- coordina laboratori di digitalizzazione, gestendone gli aspetti di predisposizione dei supporti originali dell'informazione fino ad eventuali trattamenti di restauro dei supporti stessi;
- coordina l'applicazione di "buone pratiche" per la conservazione digitale, gestendone gli aspetti di monitoraggio, eventuali migrazioni e altre metodiche volte alla sicurezza della conservazione digitale;
- svolge e coordina attività di analisi e progettazione per la valorizzazione di beni culturali digitali, sia mediante documenti cartacei, che supporti multimediali, che nel web;
- svolge attività di libero professionista in settori pertinenti;
- svolge attività di promozione e coordinamento in progetti di ricerca ed applicazioni in settori pertinenti;
- svolge attività di diffusione e divulgazione delle conoscenze nel campo della conservazione e valorizzazione dei beni culturali digitali.
Competenze associati alla funzione
Il laureato magistrale possiede una specifica e moderna conoscenza di metodi e degli strumenti ICT per la digitalizzazione, organizzazione, conservazione e valorizzazione dei beni culturali, ed è dotato di preparazione culturale multidisciplinare nonché legislativa sulle problematiche anche deontologiche della conservazione e valorizzazione dei beni culturali digitali nei vari contesti di applicazione e ricerca.
Sbocchi professionali
- enti pubblici e privati detentori di grandi patrimoni di beni culturali (archivi, musei, pinacoteche, enti ministeriali, regionali e comunali, editori);
- istituti di tutela;
- università ed enti di ricerca;
- libera professione in progetti di digitalizzazione e conservazione e valorizzazione di beni culturali;
- libera professione nel campo della valorizzazione di beni culturali mediante strumenti ICT;
Il corso prepara alla professione di
Esperti di diagnostica e tecnologia applicata ai beni culturali, come previsto dalla recente legge Madia (110/2014)
Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze matematiche e dell'informazione
Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze della terra.
Statistiche occupazionali (Almalaurea)

Stakeholders
Il corso dialoga con il territorio attraverso consultazione con le organizzazioni professionali, produttive e di servizio - a livello locale, nazionale e internazionale.